Rovereto, coccole in alta quota

Fra Trento e Verona c’è Rovereto, la Città della Pace, dei festival e dei musei. Da sempre crocevia di culture, anello di congiunzione tra pianura e montagna, tra cultura italiana e tedesca. Passeggia tra arte, storia e scienza. La città affonda le proprie radici nella dominazione veneziana del XV secolo, nelle istituzioni fondate nel Settecento e negli eccellenti musei internazionali, dal Mart al Museo della Guerra. Tutt’intorno, la Vallagarina e il suo paesaggio incantato: i pregiati vigneti dominati dai castelli e punteggiati di borghi dalle origini antiche, i pascoli prealpini di Brentonico nel Parco del Monte Baldo, i campi terrazzati della Val di Gresta, le cime rocciose delle Piccole Dolomiti di Vallarsa. Lasciati incantare da questi luoghi senza tempo, immergendoti con anima e corpo nelle atmosfere fiabesche di questi territori.

1) Teatro Zandonai

Esiste qualcosa più romantico di uno spettacolo teatrale? Il teatro comunale di Rovereto ti stupirà per la sua bellezza di foggia antica. Viene infatti edificato nel 1782 su progetto dell’architetto Filippo Maccari e inaugurato nel 1784 con l’opera buffa “Giannina e Bernardone” di Domenico Cimarosa. È il primo teatro del Trentino, espressione del fermento culturale della Rovereto aristocratica e borghese del XVIII secolo. Una serata quindi da dedicare alla cultura lasciandosi cullare dal fascino d’altri tempi.

2) Il bosco della città di Rovereto

Alle porte di Rovereto sorge il Bosco della città, un angolo di pace e natura. Un bosco naturale ideale per ritagliarsi un momento di tranquillità o fare una passeggiata a piedi o in bicicletta. È una terra ricca di testimonianze storiche e culturali, custodite nei muretti a secco, nel roccolo e lungo i vecchi sentieri. Oggi questo Bosco è il polmone verde di Rovereto, un luogo dal grande valore naturalistico. Il bosco è caratterizzato da “aiuole” create dalla mano della natura nel susseguirsi delle stagioni, composte da un'ampia varietà di piante, fiori e cespugli, in un continuo gioco di forme e colori. La vegetazione naturale s’insedia in un labirinto fitto e ricco di vita in cui trionfa una rara varietà di animali e piante. Perditi tra le sue fronde in un cammino senza tempo e senza memoria per ritrovare pace e tranquillità.

3) Botteghe storiche, tipiche e di tradizione

Il centro storico di Rovereto è un autentico scrigno d’arte e di architettura, in cui sono ben visibili le tracce delle epoche passate, dal periodo del dominio veneziano a quello dell’Impero austro-ungarico. Le sue “botteghe” sono l'esempio più visibile di quella storia e di quella tradizione. La “città delle botteghe”, il vero cuore pulsante del centro cittadino, ti aspetta per farti respirare la medesima atmosfera che ispirava il filosofo Antonio Rosmini nelle sue passeggiate, o artisti del calibro di Fortunato Depero, che traeva spunto dalla sapienza delle botteghe artigiane cittadine per dare vita alle sue creazioni artistiche. Quell’atmosfera è presente ancora oggi ed è rimasta perfettamente intatta. Un giro per questi negozi rappresenta un autentico tuffo nel passato della città, per toccare con mano le sue tradizioni e i suoi prodotti, immersi in un’atmosfera ricca di fascino e di magia.

4) Mulino Zeni

A Brentonico c’è un antico mulino ancora perfettamente in funzione. Degli oltre 1.000 mulini storici sul territorio trentino, utilizzati per macinare i cereali, il Mulino Zeni è uno dei pochi ancora usati. Fondamentale per l’economia rurale, il mulino “vitruviano” a palmenti si trovava un po’ ovunque nelle valli del Trentino, presso piccoli e grandi corsi d’acqua. Qui, nel secolo XIX, erano azionati ad acqua una ventina di mulini, fucine e segherie. Il mulino fu acquistato dalla Famiglia Zeni nel 1906. Ha una grande ruota a cassette e una più piccola in ferro. Un tempo veniva utilizzato soprattutto per lo spezzettamento dei mangimi per l’avicoltura locale. Recentemente restaurato, questo piccolo mulino è perfettamente funzionante e aperto per visite su prenotazione.

5) Villa Romana di Isera

La Villa Romana di Isera costituisce un sito archeologico eccezionale, unico nel suo genere in tutto il Trentino Alto Adige: si tratta di una villa urbano-rustica sul tracciato della Via Claudia Augusta, scoperta poco dopo la Seconda guerra mondiale. È un grande complesso architettonico dipendente da una proprietà agricola, a testimonianza del fatto che fin dall’epoca augustea le popolazioni locali erano dedite all’agricoltura. Si articola in due quartieri distinti e complementari: la pars urbana, dotata di sale di rappresentanza, ambienti di soggiorno e aree balneari decorate da affreschi e mosaici, e la pars rustica, composta dalle strutture e dai locali necessari al funzionamento produttivo della villa. La Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza visite guidate di un’ora circa. Ricordati di prenotare con almeno una settimana di anticipo. Richiedi la lezione introduttiva al museo, accompagnata dalla proiezione di diapositive. Puoi raggiungere l’area archeologica anche con autobus di linea.

5) Villa Romana di Isera: la Villa Romana di Isera costituisce un sito archeologico eccezionale, unico nel suo genere in tutto il Trentino Alto Adige: si tratta di una villa urbano-rustica sul tracciato della Via Claudia Augusta, scoperta poco dopo la Seconda guerra mondiale. È un grande complesso architettonico dipendente da una proprietà agricola, a testimonianza del fatto che fin dall’epoca augustea le popolazioni locali erano dedite all’agricoltura. Si articola in due quartieri distinti e complementari: la pars urbana, dotata di sale di rappresentanza, ambienti di soggiorno e aree balneari decorate da affreschi e mosaici, e la pars rustica, composta dalle strutture e dai locali necessari al funzionamento produttivo della villa. La Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza visite guidate di un’ora circa. Ricordati di prenotare con almeno una settimana di anticipo. Richiedi la lezione introduttiva al museo, accompagnata dalla proiezione di diapositive. Puoi raggiungere l’area archeologica anche con autobus di linea.