Maria Luigia, moglie di Napoleone, non poteva amare nessun altro fiore se non la viola, simbolo di buon auspicio e legato al potere. Da quando la duchessa decise di vivere a Parma e di allontanarsi dal marito che veniva chiamato anche Caporal violet, la viola divenne lo stemma per i propri oggetti, oggi conservati nel Museo Glauco Lombardi, la sua decorazione preferita e il colore delle divise della servitù. Respirava la sua essenza e spediva mazzi alla figlia come segno di affetto. Da allora, Parma ha un fiore che è anche l’essenza alla base della “Violetta di Parma” prodotto dalla casa di profumi Borsari.
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