L’atelier di Antonio Canova, lo scultore di Amore e Psiche e di Paolina Borghese, si trovava all’angolo tra Via del Babuino e Via dei Greci, una zona scelta da molti artisti per le loro botteghe.
Le pareti dai colori accesi e le travi sul soffitto accoglievano allievi e modelli e proteggevano i bozzetti preparatori, gli studi e i marmi che sarebbero diventati dei capolavori.
Alla fine della sua carriera, Canova scelse tra i suoi migliori allievi Adamo Tadolini e gli lasciò il laboratorio, che continuò a essere un atelier per le successive quattro generazioni. Oggi ci sono ancora le sculture, le esercitazioni e gli attrezzi a riempire le sale che sono rimaste esattamente come nel 1800, eccetto i tavolini aggiunti per accogliere gli ospiti del Caffè Canova Tadolini.
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