Il cortile di Pilato fa parte del complesso delle Sette Chiese della Basilica di Santo Stefano.
Chiamato così perché tra lo spazio che ospita il catino di epoca longobarda e la vicina chiesa di San Giovanni in Monte c’è la stessa distanza che separa il Calvario dal Santo Sepolcro di Gerusalemme, il cortile racchiude delle storie davvero curiose.
In una lastra di marmo tra le varie lapidi mortuarie sotto il porticato, sono conficcate delle vere forbici di un sarto che è stato così ricordato con il proprio strumento di lavoro. Poco distante, sopra una colonna al centro di una finestra, una scultura che ritrae un gallo vuole riferirsi all’episodio del rinnegamento di Gesù raccontato nel Vangelo.
Non chiamatele semplici pietre.
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