La leggenda racconta delle oche del Campidoglio che, con il loro starnazzare, riuscirono ad avvisare il console Marco Manlio dell’arrivo dei Galli, salvando così Roma dall’assedio.
Altri due animali simboli della città sono legati alla storia del colle e più precisamente al palazzo del Comune. Intorno alla fine del 1800, il consiglio comunale decide di collocare nel Giardino del Campidoglio una lupa in carne e ossa e, qualche anno più tardi, un’aquila in una voliera. Nella delibera è fissato anche il costo giornaliero del mantenimento e viene nominato un guardiano incaricato di controllare la lupa e l’aquila. Oggi le gabbie che hanno ospitato per 100 anni gli esemplari dei due animali sono ancora visibili anche se finalmente vuote.
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