L’edificio che ospitava il vecchio carcere della città, sull’isola di Ortigia e costruito nel periodo borbonico, è chiamato Casa con l’occhio per via della scultura a forma di occhio posta sopra il portone di ingresso.
Il bassorilievo voleva rappresentare la giustizia, che osserva i cittadini e scruta il loro operato così come l’occhio di Dio che guarda e giudica.
Se la sorveglianza dell’edificio fosse stata affidata unicamente all’occhio scavato nella pietra, ci sarebbero stati evidenti problemi di sicurezza. Ora la Casa con l’occhio aspetta un restauro e vedrà di nuovo la luce come centro culturale.
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